Traendo spunto dal titolo di una delle più famose “rubriche” di un settimanale di cruciverba ed altri giochi (pare vanti il maggior numero di tentativi di imitazione), ho deciso di dedicare questo articolo/riflessione a quelle che sono le piccole curiosità, le particolarità del viver quotidiano qui in India che, più di altre, si fanno notare agli occhi di un occidentale in transito da queste parti.
LAKH e CRORE
Si leggono “lak” e “crori” voi direte che è abbastanza normale che in India si usi una numerazione differente, visto che sono stati colonizzati da un popolo che guida a sinistra, crede nella monarchia e soprattutto usa once, pollici e yarde…ed invece no! Perché questo sistema anche per gli inglesi è complicato da interpretare. Fondamentalmente un Lakh corrisponde a 10mila, un Crori a 100 Lakh: in pratica per comodità il posizionamento della virgola dopo la prima migliaia viene apposta ogni 100.
Vi spiego… innanzitutto per loro virgola e punto sono invertiti rispetto a noi quindi “mille” lo scriveranno 1,000 non 1.000 poi, per scrivere “centomila” scriveranno 1,00,000 e non 100.000!!! Ma non solo, infatti scrivere “un miliardo” che corrisponderebbe a 100 Crori utilizzando anche i decimali, ad un occidentale costerebbe un mal di testa dovendo scrivere 100,00,00,000.00
RAPPORTO TRA GENERI
Uomini e donne difficilmente entrano in contatto tra loro, spesso (inteso come la quasi totalità dei casi) i matrimoni sono combinati tra le famiglie e gli sposi difficilmente riescono a frequentarsi prima dell’ufficializzazione del fidanzamento e del matrimonio stesso.
Se un figlio/a tende ad attendere troppo tempo prima di decidersi a sposarsi, è pratica comune nelle famiglie indiane, mettere annunci su giornali e riviste specializzate per trovare la compagna/o di vita del proprio figlio/a ai quali non resta che accettare la cosa… per completezza di informazione devo però dire che non ho sentito di persone che poi si sono lamentate della scelta.
Questo risponde spesso alla necessità di tutelare gli interessi economici e sociali di una famiglia, le donne infatti PAGANO una dote perché acquisiscono lo status/casta del marito e la casta di appartenenza qui ha un valore MOLTO sentito.
GLI UOMINI
Non parlerò delle donne perché non ho alcuna possibilità di interagire con loro (sarebbe sconveniente) e per le donne è difficile occupare posizioni che le portino a contatto con noi occidentali, ma andando in giro per il paese però, quello che si nota spesso, è uno “stretto” legame tra gli uomini ed anche una certa apertura al “contatto”, soprattutto considerando che fino a pochi anni fa era reato essere gay.
Girando per le strade indiane è facile trovare uomini abbracciati (amichevolmente), amici che si tengono per mano, uomini con smalto, trucco per occhi e blandi rossetti: lo so, non mi dite nulla, figuratevi che paura abbia io ad andare in giro da solo!!!
Una cosa va segnalata: può capitarvi stando fermi in macchina ad un semaforo, che vi si avvicini un “trans” con abiti solitamente femminili, voi non spaventatevi (e per i più particolari, non invitateli a salire a bordo), i “trans” da queste parti ma solo per alcuni indiani sono delle specie di Santoni, non è affatto prostituzione, raccolgono solo offerte in cambio di auspici e benedizioni.
BISOGNINI
E’ pratica comune in India fare i bisogni per strada. Non credo di dover spiegare nel dettaglio di cosa si tratta, ma semplicemente è bene che ne siate informati… gli indiani con una certa “nonchalance” accostano motoretta e/o auto, si calano i pantaloni e…fanno quel che devono, in bella vista e senza preoccuparti troppo degli astanti.
Se prenderete il treno, preparatevi a scorgere nel paesaggio culi di varia forma e genere allegramente intenti a salutarvi…in un modo o nell’altro…
VIABILITA’ e ALTRO
Se siete degli abili automobilisti nel vostro paese, lasciate perdere l’idea di guidare da queste parti: ognuno fa quel che vuole, non ci sono regole, gente che guida contromano, mezzi di locomozione improbabili, auto sovraccariche di persone, mucche nel mezzo della strada e soprattutto assenza di manto stradale se non a tratti.
Qui in India è assolutamente sconsigliato guidare, se dovete vivere per lunghi periodi da queste parti NON compratevi un mezzo proprio, lo buttereste dopo 6 mesi; molto meglio affittare una macchina e pagare un autista.
Il clacson è la costante, l’indiano medio non pensa a guidare, ma solo a suonare, nella loro mente spetta a chi è davanti nel senso di marcia spostarsi per colui che sopraggiunge, con il solo problema, non di poco conto, che qui gli specchietti retrovisori sono un optional!!! Quando chi guida sente un clacson infatti, non pensa a controllare se il suono è rivolto a lui, non guarda negli specchietti (che di solito tiene chiusi), semplicemente si sposta senza controllare se la corsia verso la quale si sta dirigendo è occupata; sarà infatti compito dell’altro eventuale autista già presente nella corsia far sentire la propria voce (col clacson ovviamente)! L’autista avanti a tutti a questo punto è solito rimanere nel punto in cui si trova, aspettando di essere superato contemporaneamente sui due lati dalle altra due auto: questo per loro è normale.
E’ anche difficile per me spiegare quel che accade, perché per un occidentale è davvero arduo visualizzare il caos, il frastuono, l’inquinamento e la totale assenza di logica nello stile di guida indiano: strada a 4 corsie? Ok, troverete affiancate 6/7 auto! Strada a 4 corsie senza traffico? E’ normale trovare un'auto nella corsia per le velocità più alte e percorrerla a 60KMH, e se dovesse sopraggiungere qualcuno questi punterebbe la vettura che precede, iniziando a suonare il clacson senza ritegno aspettando che quello avanti si scansi! La sua logica non gli fa pensare che forse sarebbe il caso di sorpassarlo semplicemente cambiando corsia!!!
A proposito… i sorpassi: non c’è alcuna ratio, destra o sinistra è esattamente uguale, basta trovare un varco.
Una chicca per gli appassionati del tema. Qui in India la polizia municipale, come la intendiamo noi, dedicata alla viabilità, praticamente non esiste, ne avrò visti un paio in tre mesi. Quel che accade però quando c’è anche un minimo ingorgo è sorprendente: credo che ogni indiano nel suo piccolo sogni fin da bambino di fare il vigile. Quando si crea anche un piccolo ingorgo, una mini fila causata da qualcuno intento a parcheggiare, subito l’area viene occupata da pedoni col solo scopo di…dirigere il traffico! Troverete sempre dei folli che agitano le mani e sventolano le proprie dita, come se stesse atterrando un Jet, solo per comunicarvi quelle che, a loro dire, è la soluzione più rapida e logica al problema del traffico, col solo problema che, su 10 persone intente a far ciò CE NE FOSSERO DUE CHE DICONO LA STESSA COSA!
Ma questo argomento è così particolare che credo lo tratterò separatamente.
GENGIVITI
A molti indiani il pomeriggio viene la gengivite, infatti se scambiate qualche parola con un autoctono è facile che questi abbia le gengive sanguinanti! A prima vista sembrerebbe questo, ma in realtà è solo il risultato della masticazione della foglia di Betel e della combinazione di questa con la noce areca. La masticazione permette ai vegetali di rilasciare delle sostanze che, a contatto con la saliva ed ingerite con questa, provocano un effetto stimolante nel soggetto. Si, ok, in pratica è come se si sballassero un po’, ma l’effetto visivo è a dir poco disgustoso, perché le gengive ed i denti di coloro che fanno uso di queste sostanze diventano di un rosso vermiglio.
Se poi aggiungete che, oltre a fare i bisogni per strada, gli indiani sono soliti sputare come dei lama e che il betel aumenta la salivazione…non vado oltre, che ne dite?
Bene amici, per oggi credo sia tutto, questa è un post che voglio aggiornare continuamente e che mi piacerebbe gli utenti del sito utilizzassero per chiedermi piccole informazioni su particolari e curiosità difficilmente spiegabili dall’Europa: noi stiamo qua, se possiamo esservi d’aiuto…
LAKH e CRORE
Si leggono “lak” e “crori” voi direte che è abbastanza normale che in India si usi una numerazione differente, visto che sono stati colonizzati da un popolo che guida a sinistra, crede nella monarchia e soprattutto usa once, pollici e yarde…ed invece no! Perché questo sistema anche per gli inglesi è complicato da interpretare. Fondamentalmente un Lakh corrisponde a 10mila, un Crori a 100 Lakh: in pratica per comodità il posizionamento della virgola dopo la prima migliaia viene apposta ogni 100.
Vi spiego… innanzitutto per loro virgola e punto sono invertiti rispetto a noi quindi “mille” lo scriveranno 1,000 non 1.000 poi, per scrivere “centomila” scriveranno 1,00,000 e non 100.000!!! Ma non solo, infatti scrivere “un miliardo” che corrisponderebbe a 100 Crori utilizzando anche i decimali, ad un occidentale costerebbe un mal di testa dovendo scrivere 100,00,00,000.00
RAPPORTO TRA GENERI
Uomini e donne difficilmente entrano in contatto tra loro, spesso (inteso come la quasi totalità dei casi) i matrimoni sono combinati tra le famiglie e gli sposi difficilmente riescono a frequentarsi prima dell’ufficializzazione del fidanzamento e del matrimonio stesso.
Se un figlio/a tende ad attendere troppo tempo prima di decidersi a sposarsi, è pratica comune nelle famiglie indiane, mettere annunci su giornali e riviste specializzate per trovare la compagna/o di vita del proprio figlio/a ai quali non resta che accettare la cosa… per completezza di informazione devo però dire che non ho sentito di persone che poi si sono lamentate della scelta.
Questo risponde spesso alla necessità di tutelare gli interessi economici e sociali di una famiglia, le donne infatti PAGANO una dote perché acquisiscono lo status/casta del marito e la casta di appartenenza qui ha un valore MOLTO sentito.
GLI UOMINI
Non parlerò delle donne perché non ho alcuna possibilità di interagire con loro (sarebbe sconveniente) e per le donne è difficile occupare posizioni che le portino a contatto con noi occidentali, ma andando in giro per il paese però, quello che si nota spesso, è uno “stretto” legame tra gli uomini ed anche una certa apertura al “contatto”, soprattutto considerando che fino a pochi anni fa era reato essere gay.
Girando per le strade indiane è facile trovare uomini abbracciati (amichevolmente), amici che si tengono per mano, uomini con smalto, trucco per occhi e blandi rossetti: lo so, non mi dite nulla, figuratevi che paura abbia io ad andare in giro da solo!!!
Una cosa va segnalata: può capitarvi stando fermi in macchina ad un semaforo, che vi si avvicini un “trans” con abiti solitamente femminili, voi non spaventatevi (e per i più particolari, non invitateli a salire a bordo), i “trans” da queste parti ma solo per alcuni indiani sono delle specie di Santoni, non è affatto prostituzione, raccolgono solo offerte in cambio di auspici e benedizioni.
BISOGNINI
E’ pratica comune in India fare i bisogni per strada. Non credo di dover spiegare nel dettaglio di cosa si tratta, ma semplicemente è bene che ne siate informati… gli indiani con una certa “nonchalance” accostano motoretta e/o auto, si calano i pantaloni e…fanno quel che devono, in bella vista e senza preoccuparti troppo degli astanti.
Se prenderete il treno, preparatevi a scorgere nel paesaggio culi di varia forma e genere allegramente intenti a salutarvi…in un modo o nell’altro…
VIABILITA’ e ALTRO
Se siete degli abili automobilisti nel vostro paese, lasciate perdere l’idea di guidare da queste parti: ognuno fa quel che vuole, non ci sono regole, gente che guida contromano, mezzi di locomozione improbabili, auto sovraccariche di persone, mucche nel mezzo della strada e soprattutto assenza di manto stradale se non a tratti.
Qui in India è assolutamente sconsigliato guidare, se dovete vivere per lunghi periodi da queste parti NON compratevi un mezzo proprio, lo buttereste dopo 6 mesi; molto meglio affittare una macchina e pagare un autista.
Il clacson è la costante, l’indiano medio non pensa a guidare, ma solo a suonare, nella loro mente spetta a chi è davanti nel senso di marcia spostarsi per colui che sopraggiunge, con il solo problema, non di poco conto, che qui gli specchietti retrovisori sono un optional!!! Quando chi guida sente un clacson infatti, non pensa a controllare se il suono è rivolto a lui, non guarda negli specchietti (che di solito tiene chiusi), semplicemente si sposta senza controllare se la corsia verso la quale si sta dirigendo è occupata; sarà infatti compito dell’altro eventuale autista già presente nella corsia far sentire la propria voce (col clacson ovviamente)! L’autista avanti a tutti a questo punto è solito rimanere nel punto in cui si trova, aspettando di essere superato contemporaneamente sui due lati dalle altra due auto: questo per loro è normale.
E’ anche difficile per me spiegare quel che accade, perché per un occidentale è davvero arduo visualizzare il caos, il frastuono, l’inquinamento e la totale assenza di logica nello stile di guida indiano: strada a 4 corsie? Ok, troverete affiancate 6/7 auto! Strada a 4 corsie senza traffico? E’ normale trovare un'auto nella corsia per le velocità più alte e percorrerla a 60KMH, e se dovesse sopraggiungere qualcuno questi punterebbe la vettura che precede, iniziando a suonare il clacson senza ritegno aspettando che quello avanti si scansi! La sua logica non gli fa pensare che forse sarebbe il caso di sorpassarlo semplicemente cambiando corsia!!!
A proposito… i sorpassi: non c’è alcuna ratio, destra o sinistra è esattamente uguale, basta trovare un varco.
Una chicca per gli appassionati del tema. Qui in India la polizia municipale, come la intendiamo noi, dedicata alla viabilità, praticamente non esiste, ne avrò visti un paio in tre mesi. Quel che accade però quando c’è anche un minimo ingorgo è sorprendente: credo che ogni indiano nel suo piccolo sogni fin da bambino di fare il vigile. Quando si crea anche un piccolo ingorgo, una mini fila causata da qualcuno intento a parcheggiare, subito l’area viene occupata da pedoni col solo scopo di…dirigere il traffico! Troverete sempre dei folli che agitano le mani e sventolano le proprie dita, come se stesse atterrando un Jet, solo per comunicarvi quelle che, a loro dire, è la soluzione più rapida e logica al problema del traffico, col solo problema che, su 10 persone intente a far ciò CE NE FOSSERO DUE CHE DICONO LA STESSA COSA!
Ma questo argomento è così particolare che credo lo tratterò separatamente.
GENGIVITI
A molti indiani il pomeriggio viene la gengivite, infatti se scambiate qualche parola con un autoctono è facile che questi abbia le gengive sanguinanti! A prima vista sembrerebbe questo, ma in realtà è solo il risultato della masticazione della foglia di Betel e della combinazione di questa con la noce areca. La masticazione permette ai vegetali di rilasciare delle sostanze che, a contatto con la saliva ed ingerite con questa, provocano un effetto stimolante nel soggetto. Si, ok, in pratica è come se si sballassero un po’, ma l’effetto visivo è a dir poco disgustoso, perché le gengive ed i denti di coloro che fanno uso di queste sostanze diventano di un rosso vermiglio.
Se poi aggiungete che, oltre a fare i bisogni per strada, gli indiani sono soliti sputare come dei lama e che il betel aumenta la salivazione…non vado oltre, che ne dite?
Bene amici, per oggi credo sia tutto, questa è un post che voglio aggiornare continuamente e che mi piacerebbe gli utenti del sito utilizzassero per chiedermi piccole informazioni su particolari e curiosità difficilmente spiegabili dall’Europa: noi stiamo qua, se possiamo esservi d’aiuto…