Lavorare in India: procedure e documenti
Una volta avuta conferma dell’imminente partenza per l’India, mi sono lasciato cullare dall’idea di dover andare a vivere in quella che era un anno fa, nella mia mente inesperta e non consapevole, una realtà economica mondiale in sviluppo, un paese in corsa, giovane, attivo.
Una volta giunto qui, la realtà è stata piuttosto “ostica” e molte delle aspettative che mi ero prefigurato nella mia testolina sono state a dir poco smentite.
Le prime avvisaglie ci sono state già con le procedure per l’ottenimento del visto.
Da premettere che la mia azienda ha una filiale ed una controllata in India e che dagli anni ’90 lavoriamo in questo paese, quindi una certa continuità di relazioni c’è e ci continua ad essere, ma il problema è che quel che è stato valido fino a due mesi prima, poi viene improvvisamente e totalmente stravolto da nuove norme, procedure, richieste …
Ma veniamo a noi, questo è un articolo informativo quindi non devo raccontarvi la mia “Odissea”, ma asetticamente riferirvi informazioni che possano esservi utili ai fini del visto e di un possibile lavoro in questo paese.
Innanzitutto da stranieri non potete entrare se non avete uno sponsor. Come accade anche da noi (solo che in Italia è una barzelletta, qui ci stanno attenti davvero), se non c’è un’azienda che “vi chiama” a lavorare in India o “vi spedisce” a lavorare qui, non potete entrare: questo è categorico. Inoltre, se siete stranieri, dovete ricevere come compenso almeno 25000 USD annui (questo lo scorso anno, credo che riadattino ogni anno le fasce di stipendio), altrimenti non sarete mai ammessi, tant’è che quando chiedete il visto in ambasciata, vi chiedono anche di depositare copia del vostro contratto di lavoro, certificato da un notaio indiano. Qui però nasce il primo paradosso, perché se non siete in India, come fate a farvi certificare il contratto da un notaio? Ad ogni modo … ogni mondo è paese, una soluzione si troverà.
Comunque al fine di dare la corretta e completa informazione, sappiate che queste cifre NON sono normalmente pagate da società indiane. Un normale dipendente da queste parti riceve uno stipendio mensile che va dai 200 ai 600 euro, un ingegnere di medio/alto livello può arrivare a quelle somme, altrimenti … non c’è nulla da fare. Quindi per lavorare per società indiane dovrete essere davvero bravi nel vostro lavoro ed il vostro lavoro dovrà essere difficilmente sostituibile anche utilizzando 10 ingegneri (ce ne sono a bizzeffe da queste parti); sarà molto più facile farsi assumere da aziende straniere già presenti qui, piuttosto che da indiani.
Una volta ottenuto il contratto così come richiesto dall’ambasciata o dal consolato indiano, dovrete recarvi nei loro “visa office” per richiederne uno a vostro uso.
Per il nord Italia dovrete recarvi nel consolato di Milano, per il Centro, Sud ed Isole invece è Roma ad essere di riferimento … e dovrete recarvi di persona o pagare qualche agenzia (consigliato) che vi fornirà il servizio e vi risparmierà un sacco di problemi burocratici.
Ad ogni modo i “VISA” più comuni sono il “turistico”, l’“employment” ed il “business” inoltre, meno usato, ma in crescendo, il cosiddetto “x visa”.
Parlerò solo di questi essendo i più comuni, poi per gli altri…beh, c’è sempre il sito internet (in bocca al lupo).
Turistico:
E’ molto facile da ottenere visto che, giustamente, il turista viene e va portando soldi e ricchezza al paese ed il governo ne è pienamente consapevole. Se riempite il modulo online e completate correttamente la procedura avrete il visto nel giro di 7-10 giorni. Ah, è inutile che chiedete il visto “a partire da una certa data”, nessuno si sforzerà di accontentarvi, quindi il visto avrà validità dal giorno del rilascio fino a quando decideranno loro (dipende tutto dal funzionario di turno).
Business:
Mandate qualcuno della vostra azienda a rovinarsi il fegato. Fategli fare tutto e mettetevi l’anima in pace, quando verrà rilasciato sarà il momento di partire. Chiedete sempre il Multiple Entry, anche perché è facile che vi toccherà fare avanti e dietro per il paese.
Fate attenzione sempre alle particolari diciture sul visto, se la vostra azienda ha per esempio un ufficio a Mumbay è facile che nel visto aggiungano la dicitura “valido solo per lo Stato di Maharashtra”, in questo caso sarete bloccati in quella parte del paese, senza potervi muovere.
Inoltre consiglio, SE NON ESPRESSAMENTE RICHIESTO NEL VISTO, di non registrarvi al locale ufficio immigrazione, sarà causa soltanto di mal di testa, preoccupazioni ed inutili problemi burocratici.
Employment:
E’ quello più in voga al momento, visto che il numero di Business Visa si è andato riducendo negli ultimi anni. Da sempre infatti, anche coloro che stabilmente vivevano in India, hanno continuato a vivere ed a muoversi per il paese con il Business Visa, ma questo ha senso se effettivamente ci si muove spesso attraversando il paese e non se si vive qui stabilmente. Il Governo lo ha notato e giustamente ha posto un freno a questo tipo di pratica, anche per evitare “furbetti” in tema di tasse e registrazioni abitazioni uso guest house.
X Visa:
E’ quello del coniuge e/o dei figli, si accorda nella durata ad un visto Employment o Business già concesso ad altri soggetti. Consiglio vivamente a chi ha moglie e figli in attesa di ricongiungimento, di farli entrare con visto turistico e poi di chiedere la modifica una volta nel paese. Fare la procedura dall’Italia è estremamente rischioso, costoso, complicato e spesso inutile fonte di problemi burocratici.
Aggiornamento!!! non è più possibile modificare il proprio visto una volta nel paese, bisogna tornare indietro e fare la prima procedura, poi lo si può estendere...come non detto!
Tutti i Visti, logicamente, hanno un costo, il meno caro se non ricordo male è il Turistico (56€ di fees) il più costoso è il business (e varia nel costo a seconda della durata).
E’ importante fare attenzione quando si compila il modulo online in Italia:
Sebbene non sia scritto da nessuna parte, e nonostante il sistema automatico rilasci la ricevuta di “corretto e completo caricamento dei file”, è richiesto anche di caricare un file digitale con la foto che andrete fisicamente a consegnare al Visa Office; se non lo farete quindi, vi toccherà recarvi 4 volte a Roma per ottenere il visto: 1 per la consegna del modulo; 2 per la consegna del modulo con le foto in formato digitale; 3 per pagare la fees; 4 per il ritiro del Visa…avete visto che è meglio l’agenzia?
A proposito, non sarete mai sicuri se il visto vi sarà consegnato o meno e quando vi diranno “la chiameremo per dirle quando venire a ritirarlo”…beh, nessuno lo farà, e se voi chiamerete non vi risponderà mai nessuno e se dovesse capitare che qualcuno avrà la compiacenza di alzare la cornetta … beh, state certi che ci sarà un problema di linee e che la telefonata si interromperà: è sempre così.
Fate comunque attenzione perché la foto richiesta non è quella classica italiana da macchinetta alla stazione ferroviaria, ma quella 2x2 POLLICI (non cm), corrispondenti a circa 4,5 cm per lato.
Una volta avuta conferma dell’imminente partenza per l’India, mi sono lasciato cullare dall’idea di dover andare a vivere in quella che era un anno fa, nella mia mente inesperta e non consapevole, una realtà economica mondiale in sviluppo, un paese in corsa, giovane, attivo.
Una volta giunto qui, la realtà è stata piuttosto “ostica” e molte delle aspettative che mi ero prefigurato nella mia testolina sono state a dir poco smentite.
Le prime avvisaglie ci sono state già con le procedure per l’ottenimento del visto.
Da premettere che la mia azienda ha una filiale ed una controllata in India e che dagli anni ’90 lavoriamo in questo paese, quindi una certa continuità di relazioni c’è e ci continua ad essere, ma il problema è che quel che è stato valido fino a due mesi prima, poi viene improvvisamente e totalmente stravolto da nuove norme, procedure, richieste …
Ma veniamo a noi, questo è un articolo informativo quindi non devo raccontarvi la mia “Odissea”, ma asetticamente riferirvi informazioni che possano esservi utili ai fini del visto e di un possibile lavoro in questo paese.
Innanzitutto da stranieri non potete entrare se non avete uno sponsor. Come accade anche da noi (solo che in Italia è una barzelletta, qui ci stanno attenti davvero), se non c’è un’azienda che “vi chiama” a lavorare in India o “vi spedisce” a lavorare qui, non potete entrare: questo è categorico. Inoltre, se siete stranieri, dovete ricevere come compenso almeno 25000 USD annui (questo lo scorso anno, credo che riadattino ogni anno le fasce di stipendio), altrimenti non sarete mai ammessi, tant’è che quando chiedete il visto in ambasciata, vi chiedono anche di depositare copia del vostro contratto di lavoro, certificato da un notaio indiano. Qui però nasce il primo paradosso, perché se non siete in India, come fate a farvi certificare il contratto da un notaio? Ad ogni modo … ogni mondo è paese, una soluzione si troverà.
Comunque al fine di dare la corretta e completa informazione, sappiate che queste cifre NON sono normalmente pagate da società indiane. Un normale dipendente da queste parti riceve uno stipendio mensile che va dai 200 ai 600 euro, un ingegnere di medio/alto livello può arrivare a quelle somme, altrimenti … non c’è nulla da fare. Quindi per lavorare per società indiane dovrete essere davvero bravi nel vostro lavoro ed il vostro lavoro dovrà essere difficilmente sostituibile anche utilizzando 10 ingegneri (ce ne sono a bizzeffe da queste parti); sarà molto più facile farsi assumere da aziende straniere già presenti qui, piuttosto che da indiani.
Una volta ottenuto il contratto così come richiesto dall’ambasciata o dal consolato indiano, dovrete recarvi nei loro “visa office” per richiederne uno a vostro uso.
Per il nord Italia dovrete recarvi nel consolato di Milano, per il Centro, Sud ed Isole invece è Roma ad essere di riferimento … e dovrete recarvi di persona o pagare qualche agenzia (consigliato) che vi fornirà il servizio e vi risparmierà un sacco di problemi burocratici.
Ad ogni modo i “VISA” più comuni sono il “turistico”, l’“employment” ed il “business” inoltre, meno usato, ma in crescendo, il cosiddetto “x visa”.
Parlerò solo di questi essendo i più comuni, poi per gli altri…beh, c’è sempre il sito internet (in bocca al lupo).
Turistico:
E’ molto facile da ottenere visto che, giustamente, il turista viene e va portando soldi e ricchezza al paese ed il governo ne è pienamente consapevole. Se riempite il modulo online e completate correttamente la procedura avrete il visto nel giro di 7-10 giorni. Ah, è inutile che chiedete il visto “a partire da una certa data”, nessuno si sforzerà di accontentarvi, quindi il visto avrà validità dal giorno del rilascio fino a quando decideranno loro (dipende tutto dal funzionario di turno).
Business:
Mandate qualcuno della vostra azienda a rovinarsi il fegato. Fategli fare tutto e mettetevi l’anima in pace, quando verrà rilasciato sarà il momento di partire. Chiedete sempre il Multiple Entry, anche perché è facile che vi toccherà fare avanti e dietro per il paese.
Fate attenzione sempre alle particolari diciture sul visto, se la vostra azienda ha per esempio un ufficio a Mumbay è facile che nel visto aggiungano la dicitura “valido solo per lo Stato di Maharashtra”, in questo caso sarete bloccati in quella parte del paese, senza potervi muovere.
Inoltre consiglio, SE NON ESPRESSAMENTE RICHIESTO NEL VISTO, di non registrarvi al locale ufficio immigrazione, sarà causa soltanto di mal di testa, preoccupazioni ed inutili problemi burocratici.
Employment:
E’ quello più in voga al momento, visto che il numero di Business Visa si è andato riducendo negli ultimi anni. Da sempre infatti, anche coloro che stabilmente vivevano in India, hanno continuato a vivere ed a muoversi per il paese con il Business Visa, ma questo ha senso se effettivamente ci si muove spesso attraversando il paese e non se si vive qui stabilmente. Il Governo lo ha notato e giustamente ha posto un freno a questo tipo di pratica, anche per evitare “furbetti” in tema di tasse e registrazioni abitazioni uso guest house.
X Visa:
E’ quello del coniuge e/o dei figli, si accorda nella durata ad un visto Employment o Business già concesso ad altri soggetti. Consiglio vivamente a chi ha moglie e figli in attesa di ricongiungimento, di farli entrare con visto turistico e poi di chiedere la modifica una volta nel paese. Fare la procedura dall’Italia è estremamente rischioso, costoso, complicato e spesso inutile fonte di problemi burocratici.
Aggiornamento!!! non è più possibile modificare il proprio visto una volta nel paese, bisogna tornare indietro e fare la prima procedura, poi lo si può estendere...come non detto!
Tutti i Visti, logicamente, hanno un costo, il meno caro se non ricordo male è il Turistico (56€ di fees) il più costoso è il business (e varia nel costo a seconda della durata).
E’ importante fare attenzione quando si compila il modulo online in Italia:
Sebbene non sia scritto da nessuna parte, e nonostante il sistema automatico rilasci la ricevuta di “corretto e completo caricamento dei file”, è richiesto anche di caricare un file digitale con la foto che andrete fisicamente a consegnare al Visa Office; se non lo farete quindi, vi toccherà recarvi 4 volte a Roma per ottenere il visto: 1 per la consegna del modulo; 2 per la consegna del modulo con le foto in formato digitale; 3 per pagare la fees; 4 per il ritiro del Visa…avete visto che è meglio l’agenzia?
A proposito, non sarete mai sicuri se il visto vi sarà consegnato o meno e quando vi diranno “la chiameremo per dirle quando venire a ritirarlo”…beh, nessuno lo farà, e se voi chiamerete non vi risponderà mai nessuno e se dovesse capitare che qualcuno avrà la compiacenza di alzare la cornetta … beh, state certi che ci sarà un problema di linee e che la telefonata si interromperà: è sempre così.
Fate comunque attenzione perché la foto richiesta non è quella classica italiana da macchinetta alla stazione ferroviaria, ma quella 2x2 POLLICI (non cm), corrispondenti a circa 4,5 cm per lato.