Sono alle prese con i bagagli e non so da dove cominciare.
A dire il vero, mi interessa poco di riempire il poco spazio a disposizione con vestiti, scarpe, borse ecc.. Ciò che mi manda in crisi è dover scegliere tra le cose che più fanno parte di me, che mi rappresentano, che mi raccontano.
Ci sono i regali delle persone a me care, gli oggetti con cui trascorro la maggior parte del mio tempo, quelli a cui sono legata da motivi affettivi. Gli oggetti non hanno valore in sè; da questo punto di vista, potrei viaggiare solo con il passaporto e poco altro.
Gli oggetti, però, hanno il valore in virtù del loro rapporto con le nostre vite, del modo in cui ce le siamo procurate, se le desideravamo, se ci sono state regalate, se raccontano qualcosa di noi.
E in questo senso, separarcene è come de-valorizzarle, facendole tornare alla condizione di meri oggetti uguali a tanti altri.
E' una scelta difficile, ma va fatta, ben consapevole che poi, in fondo, le cose più importanti ce le portiamo dentro e che gli oggetti ad essi legati non ne sono che una rappresentazione al di fuori di noi.
Ma adesso basta con la filosofia spicciola, vado a fare i bagagli!